giovedì 30 marzo 2017

Formazione per i genitori

Un altro motivo per cui ci sentiamo di ringraziare don Fernando è quello di aver risvegliato in noi l'attenzione per la famiglia e la formazione dei genitori, che non è mai mancata nella sua attività pastorale tra noi, sin dalla quaresima del 2010.

In quel periodo furono proposti degli incontri formativi per genitori, gratuiti, aperti a tutti coloro che erano interessati, in special modo i genitori dei bambini della scuola d'infanzia e della scuola elementare con l'intervento di qualificati pedagogisti operanti in FISM e nella diocesi. 
Questi i titoli: 
- "Il bene e gli atteggiamenti per scegliere: ruolo dei genitori nel processo di crescita del bambino"
- "La comunicazione dei genitori per favorire l'autonomia, l'autostima e la condivisione delle regole"
- "La coscienza di fronte al fatto religioso: implicazioni educative".

Tutti gli incontri si svolsero nel teatrino parrocchiale e videro una buona partecipazione.

Ecco alcuni pareri lasciati allora dai genitori, dai quali si vede molto bene la bontà dell'iniziativa!

"Come genitore ho apprezzato molto questa iniziativa in quanto ritengo che momenti di formazione e confronto per genitori siano sempre utili, soprattutto perché tra i mille impegni della vita quotidiana è difficile trovare il tempo per fermarsi e riflettere sul 'lavoro' di genitori"

"Ho partecipato a due degli incontri organizzati e li ho trovati molto interessanti e ricchi di spunti di riflessione"

"E' stata una serata interessante, da cui sono emerse molte informazioni relative al significato ed alla modalità della comunicazione, creando i presupposti per un eventuale approfondimento personale. Credo sia molto importante trovare l'occasione di incontrarsi in serate come questa anche per lo scambio di informazioni, consigli, suggerimenti, che ognuno di noi porta in coscienza e condivide con altri genitori. Ringrazio don Fernando e la parrocchia per aver organizzato questo ciclo di incontri e spero che nelle prossime occasioni ci incontriamo sempre più numerosi"

"Mi ha colpito la grande partecipazione spontanea in cui ognuno raccontava di sé, della sua storia familiare e come genitori, e senza troppe pressioni è venuto fuori un clima di collaborazione e scambio a mio avviso ricco. Penso che chi ha partecipato a tali serate abbia avuto modo di sentire presente una forte attenzione al bisogno di scambio, conoscenza reciproca e confronto che c'è fra noi genitori e quindi se ne è usciti desiderosi di avere altre occasioni, spazi, momenti per sviluppare quanto iniziato"



giovedì 16 marzo 2017

Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo!

«Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. […] Occorre affermare senza giri di parole che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. [..] Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. […] Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze». (Papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 1, 48, 49)

Ci voleva ancora qualche anno perché queste parole di Papa Francesco arrivassero a scuotere le nostre coscienze di credenti richiamandoci all’amore, all’attenzione ai poveri, al coraggio. Alcuni anni prima, quaresima 2010, don Fernando ci aveva visto lungo e iniziavano in parrocchia i lavori in corso della Caritas parrocchiale di cui il centro di ascolto è un’espressione specifica.


«L’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20). La Caritas parrocchiale è l’organismo pastorale istituito per animare la parrocchia, con l’obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale, esige, pertanto, una parrocchia “comunità di fede, preghiera e amore”. Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è “comunità”, ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante energie della Caritas parrocchiale nella costruzione della “comunità di fede, preghiera e amore”. Come se la testimonianza della carità fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo, (o almeno uno dei mezzi), per costruire la comunione. Un esercizio da praticare costantemente. Cosa ci si aspetta dalla Caritas parrocchiale? Ogni parrocchia, che è volto della Chiesa, concretizza la propria missione attorno: 1. all’annuncio della parola 2. alla celebrazione della grazia 3. alla testimonianza dell’amore. La Caritas parrocchiale, presieduta dal parroco, è costituita da figure di questo tipo: un gruppo di persone (ma nelle piccole comunità può trattarsi anche di una sola persona) che aiuta il parroco sul piano dell’animazione alla testimonianza della carità più che su quello operativo del servizio ai poveri. L’obiettivo principale è partire da fatti concreti – bisogni, risorse, emergenze – e realizzare percorsi educativi finalizzati al cambiamento concreto negli stili di vita ordinari dei singoli e delle comunità/gruppi, in ambito ecclesiale e civile (animazione).


sabato 4 marzo 2017

Buona quaresima!

Era il febbraio 2010, prima quaresima di don Fernando a Portile nell’anno sacerdotale indetto dal Papa Benedetto XVI il occasione del 150° anniversario del “dies natalis” del Santo Curato d’Ars. Dopo le dimissioni del vescovo Benito Cocchi, il Vescovo Antonio Lanfranchi stava per fare il suo ingresso in diocesi.
Nell’editoriale di quell’anno già si può bene vedere come il nostro don non si fosse risparmiato sin dall’inizio: gita-pellegrinaggio di due giorni dei ragazzi e dei giovani ad Assisi per assistere al musical “Chiara di Dio” nella terra di San Francesco e Santa Chiara, campo invernale e Le Piane coi nostri ragazzi, il via al centro d’ascolto della Caritas parrocchiale, attenzione missionaria con le attività delle suore della Sacca e progetto di incontri formativi per genitori delle scuole dell’infanzia e primaria in cantiere… buona quaresima a tutti!

Carissimi parrocchiani,
il bollettino che arriva nelle vostre case vuole essere un filo diretto che mantiene in comunicazione permanente le famiglie con la famiglia dei figli di Dio che è la parrocchia. È quasi prolungamento della liturgia che celebriamo ogni giorno, ed in modo importantissimo, ogni domenica, Pasqua della settimana. C’è la Pasqua della settimana perché c’è la Pasqua di Cristo, evento fondatore della nostra fede, che ogni anno la liturgia ci fa vivere nel suo centro, che è il Triduo Pasquale. In questo senso vorrei che vivessimo insieme il cammino ministeriale dei preti, in questo anno dedicato a loro, possa efficacemente fare fruttificare il sacerdozio che abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo, in termini di corresponsabilità e di testimonianza nel mondo.
In questi giorni è stato dato l’annuncio che il Papa ha designato come successore di San Geminiano dopo Monsignor Benito Cocchi il nuovo vescovo di Modena, Monsignor Antonio Lanfranchi. Ringraziamo il Signore dei più di tredici anni nei quali il vescovo Benito ha guidato la nostra diocesi, preghiamo per lui e per il suo successore, il vescovo Antonio.
In questo numero del bollettino sono documentate alcune delle attività dei giovani: la visita pellegrinaggio ad Assisi per visitare i luoghi francescani e per assistere allo spettacolo musicale “Chiara di Dio”; il campo invernale a Le Piane di Mocogno viene raccontato dagli stessi partecipanti. L’articolo-lettera di suor Carmen allarga i nostri orizzonti sollecitando la nostra sensibilità di cristiani a mantenere viva e a sviluppare quella componente essenziale della nostra fede che è la missionarietà. Da qualche sabato, inoltre, è operativo in parrocchia un punto-centro d’ascolto curato dagli operatori della Caritas parrocchiale, la quale, lo ricordiamo, non ha principalmente la funzione di “avere l’esclusiva” di promuovere le attività caritative, quanto piuttosto ha la funzione di sensibilizzare tutti ad essere fattivamente coinvolti e partecipi in attività caritative e di servizio verso i più bisognosi.
I vescovi italiani, per il prossimo decennio, ci propongono di mettere a fuoco come tematica pastorale l’emergenza educativa. Condividendo il senso di responsabilità dei genitori il consiglio pastorale parrocchiale ha designato una commissione operativa, composta da parrocchiani ed esperti che, in collaborazione con la Federazione Italiana delle Scuole Materne e il Centro di Consulenza per la Famiglia dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola ha predisposto un percorso per i genitori sulle tematiche educative che ci interpellano e impegnano concretamente, e che speriamo sia ben partecipato. Questi, insieme alla vita quotidiana di tutte le nostre famiglie, sono i momenti che vogliamo portare nel cuore, perché la Resurrezione di Gesù illumini le nostre tristezze, le nostre paure, i nostri dolori, cancelli i nostri peccati con una sentita Riconciliazione, facendo prevalere la bellezza dell’amore che salva e che tutti unisce nella vera gioia. In attesa di poterci incontrare per le benedizioni pasquali e le celebrazioni della Quaresima, nella preghiera, auguro a tutti un buon cammino di Quaresima e ogni bene nella Provvidenza del Signore.


Don Fernando Bellelli