venerdì 7 aprile 2017

In cammino verso la Pasqua

Con le parole di don Fernando per la Settimana Santa e Pasqua del 2010 auguriamo a tutti voi una santa settimana e una buona Pasqua nella grazia del Signore.


Carissimi parrocchiani,
stiamo avvicinandoci alla celebrazione della Settimana Santa e del Triduo di Passione, Morte e Resurrezione del Signore Gesù, unico Salvatore del mondo e nostra speranza. Da lì il tempo di Pasqua, che dilata la gioia della Resurrezione.
Il tempo della Quaresima, ci auguriamo, non è trascorso invano. Molteplici sono le iniziative della nostra comunità parrocchiale, che si sono intensificate durante il periodo fecondo e favorevole per la nostra conversione, quale è quello della Quaresima. Come arriviamo quest’anno alla Pasqua? Dalla visita alle famiglie per l’annuale benedizione di Pasqua, ho ricevuto una bella impressione della nostra parrocchia.
L’accoglienza non solo e principalmente formale e di circostanza, bensì attenta, cordiale e partecipe, che mi avete riservato è il segno di un desiderio sincero della grazia del Signore, con il quale testimoniate una fede ben ancorata alla tradizione e disponibile a sapersi rinnovare, con il passare del tempo e con il cambiare della mentalità. Proprio il mondo che cambia ci interpella a comunicare il Vangelo in modo sempre attuale.
Incoraggiante mi è sembrato, a tal proposito, il ciclo di incontri che abbiamo percorso con i genitori della scuola dell’infanzia e della scuola elementare, in particolare nel sollecitarci a riflettere sullo stile con il quale cerchiamo, come famiglie cristiane, di far maturare e far diventare vita concreta la nostra scelta di fede, con le sue implicazioni educative. Sono possibili, ci siamo detti, nella nostra attività educativa, almeno tre stili: di presenza, di paradosso e di fermento. Nessuno di questi stili può ritenersi nel diritto di squalificare gli altri due. Se è vero che lo stile di presenza mette in evidenza gli aspetti comuni tra la vita parrocchiale e la vita del territorio, e quello di paradosso mette invece in evidenza i punti specifici di differenza, quello di fermento cerca di comporre in una mediazione armonica i punti in comune con il territorio e lo specifico della bellezza della salvezza di Gesù. Ciascuno valorizzi con lo stile della famiglia i carismi e i doni che il Signore gli ha dato, con uno spirito di comunione autentica, non per compiacere se stesso, bensì per edificare la comunità in ogni opera di bene.
Tra le molteplici attività di questi mesi desidero portare la vostra attenzione sull’importanza dell’adorazione eucaristica, che, come consiglio pastorale parrocchiale, abbiamo scelto di sottolineare come aspetto particolarmente significativo nella quaresima. Oltre all’adorazione eucaristica della domenica pomeriggio, seguita dai Vespri, adorazione che nel tempo di Quaresima è stata sostituita dalla celebrazione della Via Crucis, animata dalle diverse classi-gruppi di catechismo dell’iniziazione cristiana, ogni venerdì sera, dopo la Messa dei giovani e degli adolescenti, gli stessi gruppi hanno proceduto a preparare ed animare questo importantissimo momento di preghiera, che, unitamente alla Parola di Dio, è tra i più importanti della vita spirituale, oltre alla prioritaria celebrazione dei sacramenti, tra cui la stessa Eucaristia. È un segno bello di continuità con il Convegno e il Congresso eucaristico diocesano. Unire gli aspetti più specificatamente spirituali che definsicono la nostra identità con gli aspetti più quotidiani della nostra umanità significa proprio essere un fermento evangelico per la società del nostro tempo: questo hanno cercato di fare anche i giovani con le due settimane comunitarie che abbiamo vissuto presso la casa delle suore di Gesù Buon Pastore, guardando per loro allo sviluppo della progettualità pastorale nei termini di oratorio, anche come struttura.
Dalla Pasqua scaturisce l’amore sponsale del Signore Gesù, Buon Pastore, per la sua Chiesa, amore che è alla base del conferimento della Riconciliazione (arriviamo ben confessati alle celebrazioni pasquali!), dell’Eucaristia (specificatamente nella prima Comunione) e del sacramento della Confermazione-Cresima. Saranno questi ed altri incontri di preghiera per le più diverse circostanze a coinvolgerci con assiduità nel tempo successivo alla Pasqua, fino alla Pentecoste.
Vi chiederete voi, allora, la vita della parrocchia è basata solo sulla sacramentalizzazione, come servizi da erogare e nulla di più? Direi proprio di no! La sensibilità comunitaria per il servizio, infatti, e l’attenzione al prossimo che manifestate (non ultimo il Centro d’ascolto Caritas) sono atteggiamenti concretamente belli, che possiamo far crescere ancora, anche con l’incremento del coinvolgimento missionario “ad gentes”, proprio in quanto sono un segno tangibile del nostro desiderio di sviluppare un’autentica carità pastorale, in cui sussistono gli aspetti della nuova evangelizzazione (l’annuncio del Vangelo a tutti, non dimentichiamoci dell’essenziale della nostra identità!), e della promozione umana (l’aiuto delle persone, specialmente i più bisognosi).
Da parte mia tutto l’augurio e la preghiera per una Pasqua celebrata con spirito rinnovato, in modo tale che l’evento che fonda la nostra fede, la Resurrezione di Cristo, ispiri e sostenga le nostre azioni e i nostri propositi in modo conforme alla volontà del Signore, che, nella Divina Misericordia del suo Sacro Cuore, è la nostra Pace, la nostra Verità e la nostra Vita.

Don Fernando Bellelli







martedì 4 aprile 2017

Nuove attività per i giovani di Portile

Chiara di Dio è un musical (trailer visibile a questo link) che va in scena stabilmente al teatro Metastasio di Assisi e che racconta la storia di Santa Chiara e San Francesco, tutto messo in scena da giovani ballerini, attori e cantanti. Il 28/29 novembre 2010 erano 40 ragazzi ed educatori dei gruppi giovanili di Portile per una bella gita spirituale ad Assisi e hanno assistito anche allo spettacolo. 

Ecco il ricordo di un giovane:

"La parrocchia di Portile ha organizzato un'attività molto particolare per i suoi giovani: una gita ad Assisi per assistere a uno spettacolo musicale intitolato "Chiara di Dio". Ospiti di una casa accogliente e circondata dal verde, i ragazzi dei gruppi giovanili (dalla terza media in poi) si sono recati la sera del sabato al teatro Metastasio, in pieno centro storico, per assistere allo spettacolo. Il musical è costantemente abitato da un bravissimo corpo di ballo, la cui abilità è stata apprezzata da tutti. Il giorno successivo abbiamo visitato la città guidati da Mons. Vittorio Peri, che, tra diversi incarichi, è presidente nazionale dell'Unione Apostolica del Clero. Abbiamo avuto modo di vedere i posti in cui si svolgevano le vicende raccontate nel musical, come la "Porziuncola" all'interno di S. Maria degli Angeli (dove morì S. Francesco) o la chiesa di S. Damiano dove visse S. Chiara con le sue monache. Tornati a casa domenica pomeriggio, i ragazzi hanno vissuto una bellissima esperienza, che li ha avvicinati alle figure di due Santi molto importanti per la storia della Chiesa".

Una bella esperienza di amicizia, spiritualità ed arte!




giovedì 30 marzo 2017

Formazione per i genitori

Un altro motivo per cui ci sentiamo di ringraziare don Fernando è quello di aver risvegliato in noi l'attenzione per la famiglia e la formazione dei genitori, che non è mai mancata nella sua attività pastorale tra noi, sin dalla quaresima del 2010.

In quel periodo furono proposti degli incontri formativi per genitori, gratuiti, aperti a tutti coloro che erano interessati, in special modo i genitori dei bambini della scuola d'infanzia e della scuola elementare con l'intervento di qualificati pedagogisti operanti in FISM e nella diocesi. 
Questi i titoli: 
- "Il bene e gli atteggiamenti per scegliere: ruolo dei genitori nel processo di crescita del bambino"
- "La comunicazione dei genitori per favorire l'autonomia, l'autostima e la condivisione delle regole"
- "La coscienza di fronte al fatto religioso: implicazioni educative".

Tutti gli incontri si svolsero nel teatrino parrocchiale e videro una buona partecipazione.

Ecco alcuni pareri lasciati allora dai genitori, dai quali si vede molto bene la bontà dell'iniziativa!

"Come genitore ho apprezzato molto questa iniziativa in quanto ritengo che momenti di formazione e confronto per genitori siano sempre utili, soprattutto perché tra i mille impegni della vita quotidiana è difficile trovare il tempo per fermarsi e riflettere sul 'lavoro' di genitori"

"Ho partecipato a due degli incontri organizzati e li ho trovati molto interessanti e ricchi di spunti di riflessione"

"E' stata una serata interessante, da cui sono emerse molte informazioni relative al significato ed alla modalità della comunicazione, creando i presupposti per un eventuale approfondimento personale. Credo sia molto importante trovare l'occasione di incontrarsi in serate come questa anche per lo scambio di informazioni, consigli, suggerimenti, che ognuno di noi porta in coscienza e condivide con altri genitori. Ringrazio don Fernando e la parrocchia per aver organizzato questo ciclo di incontri e spero che nelle prossime occasioni ci incontriamo sempre più numerosi"

"Mi ha colpito la grande partecipazione spontanea in cui ognuno raccontava di sé, della sua storia familiare e come genitori, e senza troppe pressioni è venuto fuori un clima di collaborazione e scambio a mio avviso ricco. Penso che chi ha partecipato a tali serate abbia avuto modo di sentire presente una forte attenzione al bisogno di scambio, conoscenza reciproca e confronto che c'è fra noi genitori e quindi se ne è usciti desiderosi di avere altre occasioni, spazi, momenti per sviluppare quanto iniziato"



giovedì 16 marzo 2017

Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo!

«Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. […] Occorre affermare senza giri di parole che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. [..] Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. […] Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze». (Papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 1, 48, 49)

Ci voleva ancora qualche anno perché queste parole di Papa Francesco arrivassero a scuotere le nostre coscienze di credenti richiamandoci all’amore, all’attenzione ai poveri, al coraggio. Alcuni anni prima, quaresima 2010, don Fernando ci aveva visto lungo e iniziavano in parrocchia i lavori in corso della Caritas parrocchiale di cui il centro di ascolto è un’espressione specifica.


«L’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20). La Caritas parrocchiale è l’organismo pastorale istituito per animare la parrocchia, con l’obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale, esige, pertanto, una parrocchia “comunità di fede, preghiera e amore”. Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è “comunità”, ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante energie della Caritas parrocchiale nella costruzione della “comunità di fede, preghiera e amore”. Come se la testimonianza della carità fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo, (o almeno uno dei mezzi), per costruire la comunione. Un esercizio da praticare costantemente. Cosa ci si aspetta dalla Caritas parrocchiale? Ogni parrocchia, che è volto della Chiesa, concretizza la propria missione attorno: 1. all’annuncio della parola 2. alla celebrazione della grazia 3. alla testimonianza dell’amore. La Caritas parrocchiale, presieduta dal parroco, è costituita da figure di questo tipo: un gruppo di persone (ma nelle piccole comunità può trattarsi anche di una sola persona) che aiuta il parroco sul piano dell’animazione alla testimonianza della carità più che su quello operativo del servizio ai poveri. L’obiettivo principale è partire da fatti concreti – bisogni, risorse, emergenze – e realizzare percorsi educativi finalizzati al cambiamento concreto negli stili di vita ordinari dei singoli e delle comunità/gruppi, in ambito ecclesiale e civile (animazione).


sabato 4 marzo 2017

Buona quaresima!

Era il febbraio 2010, prima quaresima di don Fernando a Portile nell’anno sacerdotale indetto dal Papa Benedetto XVI il occasione del 150° anniversario del “dies natalis” del Santo Curato d’Ars. Dopo le dimissioni del vescovo Benito Cocchi, il Vescovo Antonio Lanfranchi stava per fare il suo ingresso in diocesi.
Nell’editoriale di quell’anno già si può bene vedere come il nostro don non si fosse risparmiato sin dall’inizio: gita-pellegrinaggio di due giorni dei ragazzi e dei giovani ad Assisi per assistere al musical “Chiara di Dio” nella terra di San Francesco e Santa Chiara, campo invernale e Le Piane coi nostri ragazzi, il via al centro d’ascolto della Caritas parrocchiale, attenzione missionaria con le attività delle suore della Sacca e progetto di incontri formativi per genitori delle scuole dell’infanzia e primaria in cantiere… buona quaresima a tutti!

Carissimi parrocchiani,
il bollettino che arriva nelle vostre case vuole essere un filo diretto che mantiene in comunicazione permanente le famiglie con la famiglia dei figli di Dio che è la parrocchia. È quasi prolungamento della liturgia che celebriamo ogni giorno, ed in modo importantissimo, ogni domenica, Pasqua della settimana. C’è la Pasqua della settimana perché c’è la Pasqua di Cristo, evento fondatore della nostra fede, che ogni anno la liturgia ci fa vivere nel suo centro, che è il Triduo Pasquale. In questo senso vorrei che vivessimo insieme il cammino ministeriale dei preti, in questo anno dedicato a loro, possa efficacemente fare fruttificare il sacerdozio che abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo, in termini di corresponsabilità e di testimonianza nel mondo.
In questi giorni è stato dato l’annuncio che il Papa ha designato come successore di San Geminiano dopo Monsignor Benito Cocchi il nuovo vescovo di Modena, Monsignor Antonio Lanfranchi. Ringraziamo il Signore dei più di tredici anni nei quali il vescovo Benito ha guidato la nostra diocesi, preghiamo per lui e per il suo successore, il vescovo Antonio.
In questo numero del bollettino sono documentate alcune delle attività dei giovani: la visita pellegrinaggio ad Assisi per visitare i luoghi francescani e per assistere allo spettacolo musicale “Chiara di Dio”; il campo invernale a Le Piane di Mocogno viene raccontato dagli stessi partecipanti. L’articolo-lettera di suor Carmen allarga i nostri orizzonti sollecitando la nostra sensibilità di cristiani a mantenere viva e a sviluppare quella componente essenziale della nostra fede che è la missionarietà. Da qualche sabato, inoltre, è operativo in parrocchia un punto-centro d’ascolto curato dagli operatori della Caritas parrocchiale, la quale, lo ricordiamo, non ha principalmente la funzione di “avere l’esclusiva” di promuovere le attività caritative, quanto piuttosto ha la funzione di sensibilizzare tutti ad essere fattivamente coinvolti e partecipi in attività caritative e di servizio verso i più bisognosi.
I vescovi italiani, per il prossimo decennio, ci propongono di mettere a fuoco come tematica pastorale l’emergenza educativa. Condividendo il senso di responsabilità dei genitori il consiglio pastorale parrocchiale ha designato una commissione operativa, composta da parrocchiani ed esperti che, in collaborazione con la Federazione Italiana delle Scuole Materne e il Centro di Consulenza per la Famiglia dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola ha predisposto un percorso per i genitori sulle tematiche educative che ci interpellano e impegnano concretamente, e che speriamo sia ben partecipato. Questi, insieme alla vita quotidiana di tutte le nostre famiglie, sono i momenti che vogliamo portare nel cuore, perché la Resurrezione di Gesù illumini le nostre tristezze, le nostre paure, i nostri dolori, cancelli i nostri peccati con una sentita Riconciliazione, facendo prevalere la bellezza dell’amore che salva e che tutti unisce nella vera gioia. In attesa di poterci incontrare per le benedizioni pasquali e le celebrazioni della Quaresima, nella preghiera, auguro a tutti un buon cammino di Quaresima e ogni bene nella Provvidenza del Signore.


Don Fernando Bellelli






venerdì 10 febbraio 2017

Tanti auguri di buon compleanno don!!

Nel 1977…

… usciva per la prima volta nelle sale “Guerre stellari”
… era presentato il primo personal computer
… usciva il primo singolo di Vasco Rossi
… moriva Giorgio La Pira
… Manolis Andronikos, un archeologo greco, scopriva la tomba di Filippo II di Macedonia a Vergina
… gli astronomi individuavano gli anelli attorno ad Urano
… la Repubblica socialista del Vietnam era ammesso alle Nazioni Unite…

e...

… nasceva don Fernando!!

Tantissimi auguri di buon compleanno don!!